MotoGP, Quartararo domina le libere di Valencia

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Fabio Quartararo si conferma ancora una volta il più efficace sul giro secco e chiude al comando il venerdì di Valencia dopo aver siglato il miglior tempo in entrambi i turni cronometrati. Confermati anche i valori emersi nella fase finale della stagione con Vinales e Marquez che hanno chiuso alle spalle del francese. Al momento sono questi i tre piloti più veloci e quelli che trovano con regolarità la giusta confidenza su tutte le piste. Lasciando da parte Marquez che ormai rappresenta un fenomeno a parte, la Yamaha appare al momento la moto più efficace e competitiva e grazie al quinto tempo di Morbidelli sono tre le M1 nelle prime cinque posizioni. E’ mancata la conferma di Valentino Rossi, incappato in due cadute identiche nei due turni e che ha perso confidenza chiudendo solo quattordicesimo dopo un buon inizio di giornata. In linea con le previsioni la prestazione della Ducati con Miller ottimo quarto mentre Dovizioso ha agguantato la provvisoria top ten col nono tempo. Buon inizio anche delle Suzuki con entrambi i piloti nei primi dieci. Inutile dire però che l’argomento che ha tenuto banco anche nella giornata odierna è stato l’annuncio del ritiro dalle corse di Jorge lorenzo che correrà qui l’ultima gara della sua carriera.
IL RITIRO DI JORGE LORENZO
Dopo i dubbi, le indiscrezioni, le ipotesi più o meno attendibili circolate nelle ultime settimane, l’annuncio è infine arrivato nella giornata di giovedì, a movimentare la vigilia di un gran premio che poco ha da dire a livello di classifiche ma che ora assume nuovo significato. Jorge Lorenzo ha indetto una conferenza stampa nel corso della quale ha confermato che quella di Valencia sarà l’ultima gara della sua carriera. Una confessione a tratti toccante nel corso della quale il pilota, con l’onestà che gli va riconosciuta ha ammesso le difficoltà, le incertezze ed anche le paure legate a questa sua stagione per certi versi drammatica. Il difficile approccio con una moto che non sentiva sua, le cadute e gli infortuni a ripetizione che avrebbero potuto avere conseguenze pesantissime sul suo fisico. Ed infine la richiesta, del tutto comprensibile da parte di Honda di prendere una decisione definitiva senza ulteriori rinvii. E così nel giro di un anno la MotoGP perde, dopo Dani Pedrosa, un altro grandissimo protagonista confermando quel cambio generazionale in atto che porterà ad uno scenario profondamente diverso nel prossimo futuro. Jorge Lorenzo sta di diritto nell’olimpo dei grandissimi di questo sport dopo una carriera quasi ventennale che lo ha visto esordire nel mondiale a soli 15 anni. Dopo i titoli iridati con la 250 un esordio travolgente ma anche costellato di infortuni in MotoGP, categoria nella quale ha ottenuto tre titoli mondiali e 47 delle sue 68 vittorie. Pilota estremamente sensibile e tecnico, maniacale nella ricerca della messa a punto perfetta trovata la quale è capace di risultare quasi imbattibile per chiunque. Una guida unica, fatta di compostezza, precisione e fluidità e che proprio per questo richiede una moto quasi tagliata su misura. L’impresa di diventare vincente anche con una moto sulla carta a lui del tutto estranea come la Ducati ha fatto capire quanto fosse motivato e sicuro del proprio valore. Un divorzio, quello da Borgo Panigale che col senno di poi è facile giudicare come un errore fatale per entrambe le parti. Il grande carattere e lo smisurato orgoglio di Lorenzo sono stati forse anche i suoi limiti, portandolo talvolta a scelte difficilmente comprensibili ma sicuramente un pilota di grande personalità, uno di quelli che stanno purtroppo diventando merce rara anche nel motociclismo. Ci mancherai, campione.
QUARTARARO PRIMO NELLE FP1
Cielo sereno ma temperatura piuttosto bassa per il primo turno cronometrato del mattino. Marc Marquez comandava la classifica dei tempi per gran parte della sessione tallonato dal quartetto delle Yamaha che si dimostrano molto efficaci anche qui. Nel finale la caccia al giro veloce premiava Quartararo autore del miglior tempo in 1.31.455 che precedeva di 57 millesimi un ottimo Jack Miller, ancora una volta il più veloce dei ducatisti. Terzo tempo per Marquez davanti alle Yamaha di Vinales e Morbidelli. A seguire, Joan Mir con la Suzuki e Pol Espargaro con la Ktm. Ottavo crono per Valentino Rossi, vittima di una scivolata nei minuti finali a causa probabilmente della gomma anteriore ancora fredda. Dovizioso e Rins chiudevano la provvisoria top ten a circa sette decimi dalla vetta.
CONFERMA DI QUARTARARO NEL POMERIGGIO, ROSSI DI NUOVO A TERRA
Cielo in parte nuvoloso e temperatura tiepida hanno caratterizzato il turno pomeridiano che ha visto sostanzialmente confermati i valori emersi nella FP1 con un discreto miglioramento dei tempi. Quartararo si confermava il più veloce in 1.30.735 davanti a Vinales e Marquez con i tre racchiusi in poco più di due decimi di secondo. Quarto Jack Miller con la Ducati Pramac davanti all’altra Yamaha Petronas di Morbidelli ed alle Suzuki di Rins e Mir. Positiva come sempre la prestazione di Aleix Espargaro che portava l’Aprilia all’ottavo posto davanti a Dovizioso ed a Johann Zarco, che continua a ben impressionare centrando la provvisoria top ten. Come già detto, fuori dai dieci al momento valentino Rossi, incappato in una scivolata praticamente identica a quella del mattino e che dovrà obbligatoriamente cercare di migliorarsi nella FP3 di domattina.Giornata difficile anche per gli altri italiani con Petrucci dodicesimo, Pirro tredicesimo, Bagnaia quindicesimo e Iannone addirittura ventunesimo.
Alfonso Paduano