Mondiale Superbike, Rea vince Gara 1 davanti a Davies e Sykes. Sfortuna per Melandri

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Jonathan Rea allunga la sua striscia di vittorie in  questo 2018 da dominatore sbancando anche la pista di Jerez de la Frontera che finora mai lo aveva visto vincitore. E’ stato però un successo piovuto dal cielo, grazie alle noie meccaniche che hanno ammutolito la Panigale di Marco Melandri a tre giri dalla fine, mentre il ravennate era al comando della gara in pieno controllo. Melandri qui è sembrato molto a suo agio fin dalle  libere di ieri e la pole position ottenuta stamattina, la seconda per lui in superbike, ne è stata la dimostrazione. La sua guida morbida e fluida qui è sembrata finalmente in sintonia  con la bizzosa Panigale che nelle sue mani pareva quasi un’altra moto. Sicuramente le tante giornate di test effettuate a Jerez hanno aiutato, con Davies che invece è sembrato, forse per la prima volta nella stagione, più in difficoltà del compagno di squadra. Il gallese è però riuscito con la consueta grinta ad agguantare un secondo posto davanti a Tom Sykes che gli permette di rosicchiare qualche punto al rivale inglese nella corsa al secondo posto della classifica generale. Alle spalle dei primi tre, una buona gara gara hanno disputato le due Yamaha, con Lowes e van Der Mark che hanno finito nell’ordine, precedendo un eccellente Sylvain Guintoli, a nostro avviso protagonista di giornata. ll francese, iridato nel 2014, era assente dal mondiale superbike da più di un anno ed è reduce da una stagione nel campionato inglese, dove ha corso con la nuova Suzuki GSXR 1000 ottenendo anche una vittoria ad Assen. Il team Puccetti lo ha ingaggiato per le ultime due prove, e su una moto sicuramente buona ma comunque privata, la Kawasaki ZX10R che mai aveva guidato prima, ha fornito una prestazione al di là di ogni aspettativa.

REA SBANCA ANCHE JEREZ, PAURA PER BADOVINI

Al primo via una doppia caduta che vedeva coinvolti in due incidenti distinti Raffaele De Rosa ed Ayrton Badovini obbligava il direttore di gara ad esporre la bandiera rossa, con Badovini che restava a terra. Dopo lunghi minuti di attesa, il verdetto dei medici parlava di un trauma cranico e di una frattura della clavicola. Al secondo via era Johnatan Rea a portarsi al comando seguito da Melandri e Sykes. Alle loro spalle Chaz Davies, autore di una gran partenza dalla terza fila. Il quartetto di testa precedeva le due Yamaha di Lowes e Van Der Mark e le Aprilia del team Milwakee. Rea provava a forzare ma Melandri restava incollato alle sue spalle, mentre  Davies  superava Sykes guadagnando la terza posizione. Al quinto giro Melandri rompeva gli indugi e si portava al comando, ed anche Davies forzava il sorpasso su Rea, col nordirlandese che però replicava immediatamente. Melandri allungava con costanza, guadagando qualche decimo ad ogni passaggio ed  esibendo una guida fluida ed efficace. Le posizioni restavano invariate fino a tre giri dalla fine, quando la Panigale di Melandri, in quel momento al comando con più di un secondo di vantaggio, si ammutliva alla staccata in fondo al rettilineo del traguardo. Ritiro per l’italiano e prima posizione servita su un piatto d’argento per Rea, che andava a vincere indisturbato. Al secondo posto chiudeva Davies,  che nonostante l’azzardo della gomma morbida anteriore resisteva fino alla fine alla pressione di Sykes. Quarta e quinta chiudevano le due R1  di Lowes e van Der Mark davanti al rientrante Guintoli, sesto con la ZX10R del team Puccetti. Alle spalle del francese il duo delle Apriia Milwakee di Savadori e Laverty, Fores e Ramos chiudevano la top ten precedendo Mercado e Camier, protagonisti di una gara al di sotto delle aspettative. così come Torres, alle prese con una Bmw difficile da gestire sul tormentato tracciato  spagnolo. Degli altri italiani, Andreozzi finiva quattordicesimo e Russo diciassettesimo. Davide Giugliano è stato costretto al ritiro.

Alfonso Paduano
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