MotoGP, le pagelle di Losail

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ANDREA DOVIZIOSO 10
Ormai di questo Dovizioso è stato detto tutto e non si può certo ancora parlare di un ‘nuovo Dovizioso’,. Un pilota pienamente maturato un po’ più tardi di quanto siamo soliti vedere nella MotoGP dei giovanissimi ma ormai ci troviamo di fronte ad un super campione. Impressionante la sua meticolosità e lucidità in prova, invidiabile il suo metodo di lavoro, sempre improntato alla calma ed alla razionalità. Cresce poco a poco nel weekend ed in gara è inesorabile, gestisce alla perfezione moto e gomme e doma un arrembante Marquez infilandolo due volte all’ultimo giro. Immenso DesmoDovi.
MARC MARQUEZ 9
Losail non è mai stata la sua pista preferita e l’insicurezza dimostrata in qualifica, quando ha cercato il ‘gancio’ di Petrucci per fare il tempo, era un segnale. Stavolta aveva una Honda che non pativa il supermotore Ducati ed è rimasto a lottare per la vittoria fino alla bandiera a scacchi, come sempre senza risparmiarsi. Un osso durissimo.
CAL CRUTCHLOW 8
All’inferno e ritorno, The British Bulldog’ ha tenuto fede alla sua fama di duro superando un inverno difficilissimo per i postumi della brutta frattura alla caviglia. Nei primi test ancora camminava a fatica, in gara ha patito qualche dolore ma il suo podio ad un soffio dai primi due è tanta roba.
ALEX RINS 8
Gran gara la sua dopo prove in cui non aveva svettato come ci si sarebbe aspettato. La Suzuki pativa sull’interminabile dritto di Losail ma ha una ciclistica sopraffina che il bravo Alex ha sfruttato alla grande. La voglia di non arrendersi ai primi tre gli ha fatto commettere un paio di sbavature ma su altre piste sarà da inserire tra i favoriti.
VALENTINO ROSSI 7
Onestamente faticavamo a pensarlo nei primi dieci a fine gara, invece si dimostra ancora una volta l’uomo dalle mille risorse. Scatta bene dalla quinta fila e aggancia il trenino dei primi dieci, favorito dalla solita gestione degli pneumatici cui tutti i piloti devono assoggettarsi. Ma risale con decisione finendo la gara a sei decimi dal primo, qualcosa di quasi incredibile alla vigilia Ancora una volta è la sua la prima Yamaha al traguardo.
DANILO PETRUCCI 6
Fosse stato per i riscontri scaturiti dalle libere, il ternano sarebbe stato il favorito d’obbligo per la vittoria. Come spesso gli capita però in gara ha avuto qualche difficoltà in più, l’azzardo delle gomme soft e la partenza dalla terza fila sicuramente non lo hanno aiutato. Occasione un po’ sprecata.
MAVERICK VINALES 5
Indecifrabile, Prove di alto livello, qualifica da urlo, sorrisi e proclami, e poi la solita partenza steccata e l’avvio a gambero, alla fine superato dal compagni di squadra che partiva quattro file dietro di lui. Un film già visto troppe volte.
JOAN MIR 8
Gran debutto il suo, a lungo nel gruppo dei primi a battersi con sicurezza e senza timori reverenziali. Il suo ingaggio da parte di Suzuki appariva avventato ma ancora una volta Davide Brivio ha avuto l’occhio lungo.
FRANCO MORBIDELLI 6
Gara discreta alla prima uscita con la Yamaha, arriva ad inserirsi tra i due ufficiali prima di patire il calo delle gomme nel finale. ma attenzione al compagno di squadra che rischia di essere parecchio scomodo.
JORGE LORENZO 4
Un esordio difficilissimo con la moto campione del mondo, con un test in meno, un polso ancora non perfettamente guarito e soprattutto una rovinosa caduta al sabato che gli ha lasciato dolori nel corpo e dubbi nella mente. L’obiettivo era finire la gara e accumulare esperienza.
Alfonso Paduano