Formula1, GP d’Italia, il fascino di una gara unica

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Il Gran Premio d’Italia, per tutta una serie di ragioni, è sempre un evento unico nel calendario della Formula 1, non foss’altro perché è la gara di casa per la squadra più famosa della categoria – e sapete bene di quale parliamo – con i tifosi che, di conseguenza, giocano un ruolo particolarmente importante, contribuendo a creare un’atmosfera senza eguali per questo fine settimana di gara. Inoltre, quest’anno, ci sono altri fattori che rendono questa corsa particolare. Perché anche se è risaputo che qui si cerca di mettere in pista le vetture con poca resistenza e poco carico aerodinamico, il fatto che le monoposto abbiano naturalmente meno carico aerodinamico, a causa del nuovo regolamento tecnico, ha fatto sì che in questo venerdì gli ingegneri e i piloti siano stati costretti a muoversi in territori inesplorati. Si è dunque trattato di tre ore intense e interessanti con i tifosi che, benché valga sempre la raccomandazione che i tempi del venerdì hanno veramente poco significato, sono autorizzati a guardare a questo fine settimana con un pizzico di ottimismo dopo aver visto le due F14 T ottenere tempi dignitosi, concludendo la giornata una dietro l’altra alle spalle del duo Mercedes formato da Nico Rosberg e Lewis Hamilton che ha inevitabilmente occupato i primi due posti della classifica. Resta indispensabile rimanere cauti a proposito di quello che potranno offrire le giornate di sabato e domenica perché, anche se Kimi Raikkonen, in terza posizione, e Fernando Alonso, in quarta, hanno ottenuto tempi più vicini del solito a quelli stabiliti dalle Mercedes, bisogna considerare che questo pomeriggio le migliori 12 vetture della classifica erano racchiuse nello stesso secondo. La giornata di domani proporrà una fotografia più chiara della situazione dal momento che, nonostante abbia iniziato a piovere qualche ora dopo la fine della seconda sessione di libere, per domani è prevista una giornata calda e soprattutto asciutta. Questo lascia presagire una battaglia eccitante in una qualifica nella quale anche un solo decimo di secondo potrà fare la differenza e l’accesso alla Q3 potrebbe non essere qualcosa di scontato.