MotoGP, Crutchlow vince in Argentina una Gran Premio ad alta tensione

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Ha vinto una Honda, e questo era anche prevedibile, ma non quella col numero 93 sul cupolino, E questa è solo una delle sorprese di questo pazzo gran premio di Argentina. L’inglese del team LCR ha avuto la meglio su un irriducibile Johann Zarco ed un bravissimo Alex Rins che riporta la Suzuki sul podio. Quarto Jack Miller che dopo la strepitosa pole di ieri ha guidato a lungo la gara prima di doversi arrendere ai tre rivali. Ma quello che è successo ancora prima del via e soprattutto alcuni episodi di gara hanno gettato più di un’ombra su un gran premio per altri versi appassionante.
CAOS ED IMPROVVISAZIONE AL VIA
la pioggia che aveva risparmiato il circuito fin dal mattino ha pensato bene di fare la sua apparizione pochi minuti prima della partenza, con i piloti già allineati sullo schieramento. Il solo Miller restava allineato in griglia mentre tutti gli altri, piloti e squadre, rientravano precipitosamente ai box senza che ci fosse ancora un’istruzione dalla direzione gara. La poggia durava giusto qualche minuto ed a quel punto tutti decidevano di mantenere le gomme da asciutto e riportarsi in griglia Nel frattempo la direzione gara annunciava la partenza ritardata e la riduzione di un giro sulla distanza totale da percorrere. In teoria il solo Miller avrebbe avuto titolo e diritto a mantenere la posizione, ma per evitare il caos in corsia box si decideva di far allineare gli altri piloti dopo la terza linea dello schieramento. Decisione partorita al momento, nell’ intento di mantenere sicurezza ma anche per non togliere nulla allo spettacolo. E già qui ci sarebbe da discutere a lungo sulla piega che sta prendendo il motociclismo ed il motorsport in generale.
MARQUEZ INCONTENIBILE… FORSE TROPPO
Ci si trovava così di fronte ad una griglia di partenza irreale, col solo Miller in pole e tutti gli altri decine di metri più indietro. Al termine del giro di ricognizione altro colpo di scena, si spegneva la moto di Marquez. Il regolamento in questi casi parla chiaro, la procedura di partenza deve essere ripetuta, il pilota viene accompagnato dai marshall fuori dallo schieramento e parte dopo che tutti il gruppo è sfilato. Macchè, niente di tutto questo. Marquez, con la solita destrezza riusciva riavviare la moto a spinta sotto gli occhi dei commissari, faceva inversione di marcia e scalava tutto lo schieramento contromano, cosa vietatissima. Ma anche qui la direzione gara chiudeva entrambi gli occhi , ed al via il campione del mondo si produceva in uno scatto formidabile che lo portava addirittura in quarta posizione alla prima curva. Al comando Miller guidava la gara con Pedrosa e Zarco alle sue spalle, ma già al secondo giro il francese forzava l’entrata su Pedrosa cercando uno spazio che non c’era, e buttandolo fuori pista. Un brutto highside per il fantino spagnolo che fortunatamente si rialzava senza conseguenze.
CRUTCHLOW VINCE LA GARA, MARQUEZ … FUORI MISURA
Dopo pochi giri la direzione gara, resasi conto della colossale irregolarità commessa al via, riesaminava la faccenda e decideva ci comminare un ‘ride through’ a Marquez. Il pilota rientrava in pit lane subito al giro successivo ritrovandosi in coda al gruppo, e qui metteva in mostra il suo grandioso talento, esprimendosi al massimo delle sue possibiità- Probabilmente però il fatto di vedersi tagliato fuori per la vittoria in una gara sulla carta già vinta, toglieva lucidità al campione del mondo che entrava in collisione con Aleix Espargaro, spedendolo fuori pista. Gli veniva intimato di restituire la posizione, ma il 93 ripartiva a testa bassa e girando quasi due secondi più veloce di chi lo precedeva rimontava posizioni su posizioni. Davanti intanto al comando della gara si era formato un quartetto con Miller, Rins, Zarco e Crutchlow nell’ordine, Più staccati i due della Yamaha con Vinales a precedere Rossi ed un Dovizioso impegnato a portare a caa almeno un piazzamento. A pochi giri dalla fine Marquez superava anche Dovizioso e si portava alle spalle di Rossi, ma nella frenesia del recupero tentava un’entrata impossibile centrando anche il pesarese, che spinto sull’erba cadeva, riuscendo poi a ripartire ma ormai fuori dalla zona punti. Intanto il quartetto di testa si era ridotto a tre soli piloti perchè Miller a causa di un errore retrocedeva quarto, perdendo contatto. Crutchlow si portava al comando e chiudeva tutti i varchi ad un mai domo Zarco, e Rin chiudeva alle loro spalle. Quarto posto per il bravissimo Miller e quinto per l’incredibile Marc Marquez che sul finale aveva ragione anche di Vinales. La direzione gara però decideva di infliggere altri 30 secondi di penalizzazione al 93 che retrocedeva così al diciottesimo posto, fuori dalla zona punti. un bravo ad Andrea Dovizioso che ha limitato i danni con una gara accorta, portando a casa un sesto posto quasi insperato. Le altre GP18 finivano al decimo posto con Petrucci ed al quindicesimo con Jorge Lorenzo. Con la vittoria di Oggi Crutchlow si porta al comando della classifica mondiale con 38 punti.
LE ALTRE CLASSI
In Moto3, strepitosa vittoria del nostro M arco Bezzecchi, autore di una cavalcata trionfale ed in testa fin dalla prima curva. L’impresa del nostro pilota segna anche l’interruzione del dominio della Honda ed il ritorno alla vittoria della Ktm. Bezzecchi precedeva all’arrivo Canet e Di Giannantonio ed i nostri hanno ben figurato con Bastianini quarto, Dalla Porta settimo, Antonelli ottavo e Arbolino decimo. Ottima la prova anche di Dennis Foggia, caduto a tre giri dal termine quando si stava inserendo nel gruppetto in lotta per il podio.
In Moto2 ancora grande Italia con la vittoria di Mattia Pasini davanti al giovane spagnolo Xavi Vierge ed al portoghese della Ktm Miguel Oliveira. Quarto posto per un ottimo Baldassarri e gara in difesa per Pecco Bagnaia, che chiude con il nono posto un weekend difficile.
MOTOGP – GP ARGENTINA – ORDINE DI ARRIVO E TEMPI
25 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda CASTROL Honda 170.4 40’36.342
2 20 5 Johann ZARCO FRA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 170.4 +0.251
3 16 42 Alex RINS SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 170.2 +2.501
4 13 43 Jack MILLER AUS Alma Pramac Racing Ducati 170.1 +4.390
5 11 25 Maverick VIÑALES SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 169.3 +14.941
6 10 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 168.8 +22.533
7 9 53 Tito RABAT SPA Reale Avintia Racing Ducati 168.8 +23.026
8 8 29 Andrea IANNONE ITA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 168.7 +23.921
9 7 55 Hafizh SYAHRIN MAL Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 168.7 +24.311
10 6 9 Danilo PETRUCCI ITA Alma Pramac Racing Ducati 168.6 +26.003
11 5 44 Pol ESPARGARO SPA Red Bull KTM Factory Racing KTM 168.2 +31.022
12 4 45 Scott REDDING GBR Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 168.2 +31.891
13 3 30 Takaaki NAKAGAMI JPN LCR Honda IDEMITSU Honda 168.1 +32.452
4 2 21 Franco MORBIDELLI ITA EG 0,0 Marc VDS Honda 167.5 +42.061
15 1 99 Jorge LORENZO SPA Ducati Team Ducati 167.5 +42.274
16 19 Alvaro BAUTISTA SPA Angel Nieto Team Ducati 167.5 +42.625
17 12 Thomas LUTHI SWI EG 0,0 Marc VDS Honda 167.4 +43.350
18 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 169.4 +43.860
19 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 166.8 +52.082
20 17 Karel ABRAHAM CZE Angel Nieto Team Ducati 166.0 +1’03.944
21 10 Xavier SIMEON BEL Reale Avintia Racing Ducati 165.6 +1’10.144
Alfonso Paduano