WSBK, Bautista fa bottino pieno a Phillip Island

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Lo spagnolo del Team Ducati Aruba non ha fatto sconti né prigionieri nella battaglia d’Australia e lascia Phillip Island a bottino pieno, sono ben 62 i punti nel suo carniere. Oltre ai 50 punti incamerati con le vittorie nelle due gare principali Bautista si è infatti preso anche i 12 messi in palio con la inedita Tissot Superpole Race.

Un debutto davvero travolgente che conferma come ancora una volta Gigi Dall’Igna abbia avuto la vista lunga nel volerlo in sella alla Panigale V4R. I valori espressi ieri si sono sostanzialmente confermati, il binomio Bautista /Ducati ha messo in mostra una superiorità assoluta ed agli altri non è rimasto che lottare per le posizioni di rincalzo. In entrambe le gare di oggi le Kawasaki ufficiali di Rea e Haslam hanno completato il podio con Haslam che ha lottato ad armi pari col campione del mondo. Leon è un grande specialista della pista australiana che invece non è mai stata particolarmente amica di Jonathan Rea, dunque attendiamo conferme dalle prossime gare. Molto bene le Yamaha, con tutte e quattro le moto a lottare per le posizini a ridosso del podio, mentre a mancare completamente oggi sono stati Sykes e la Bmw, fuori dalla top ten in entrambe le gare. Piccolo passo avanti per Davies almeno a livello di posizione in classifica in Gara 2 ma il gallese continua a pagare un distacco di oltre un secondo al giro al compagno di squadra.
LA CRONACA
La giornata si apriva con l’inedita Tissot Superpole Race, la cosiddetta ‘Gara Sprint’ sulla distanza di 10 giri introdotta quest’anno. Chi riteneva che il clamoroso risultato di ieri fosse dovuto al drastico degrado degli pneumatici attendeva la controprova della gara su distanza ridotta, ed è stato puntualmente servito. Rea ha provato rabbiosamente a contenere la fuga di Bautista ma la bagarre è durata solo cinque giri, poi lo spagnolo ha deciso di forzare garantendosi il vantaggio necessario a vincere senza problemi. Rea e Haslam completavano il podio precedendo le quattro Yamaha di Lowes, Van Der Mark, Melandri e Cortese. A chiudere la top ten le altre tre Panigale V4R di Rinaldi, Laverty e Davies che accusava 14 secondi di distacco. Al via di gara 2 Bautista scattava dalla pole e si portava immediatamente al comando per lanciarsi nella solita fuga solitaria. Alle sue spalle Haslam precedeva Rea ed il terzetto delle Yamaha di Melandri, Van Der Mark e Lowes. Lo spagnolo martellava il suo passo impossibile girando costantemente un secondo al giro più veloce dei suoi avversari mentre la vivace schermaglia tra Haslam e Rea favoriva il ricongiungimento delle Yamaha. A due giri dalla fine Rea aveva definitivamente ragione del compagno di squadra e le due Kawasaki completavano il podio. Quarto finiva Van Der mark davanti a Lowes e Melandri, calato nel finale. Settima posizione per Davies che incassava però oltre 26 secondi di distacco e precedeva Cortese, Laverty e Camier che chiudeva la top ten. Gara da dimenticare per Sykes, solo tredicesimo e preceduto anche dal giovane compagno di squadra Reiterberger.
SUPERSPORT 600
La gara si è corsa su distanza ridotta da 18 a 16 giri e con pit stop obbligatorio per i citati problemi di tenuta degli pneumatici. La vittoria è andata a Krummenacher davanti a Cluzel e Caricasulo tutti su Yamaha. Giornata nera per il team MV Agusta Reparto Corse, con entrambi i piloti, De Rosa e Fuligni fuori gara per caduta.
Alfonso Paduano