Vincenzo Borgomeo ci parla di sicurezza stradale nel suo ultimo libro: “Sicurezza stradale, i 50 gol più belli”

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E’ stato appena presentato presso la scuola superiore di Polizia di Roma il libro “Sicurezza stradale, i 50 gol più belli”. Il volume “mette intorno ad un tavolo” tutti i maggiori player di questo mondo che – con interventi diretti – tracciano la rotta delle strategie possibili sul fronte delle iniziative messe in campo per vincere questa “guerra” da oltre 1,3 milioni di morti e più di 50 milioni di incidenti l’anno. La sicurezza stradale è un tema da affrontare insieme, con grandi sinergie. Così il libro, oltre a dare ampio spazio ai big del settore, racconta – come lascia intendere il titolo – le 50 iniziative più significative messe in campo per combattere la piaga degli incidenti. E riporta in appendice l’elenco completo dei Punti Neri (divisi per regioni, con tanto di indirizzi precisi e coordinate GPS), un servizio in più perché non va dimenticato che in Italia più della metà dei sinistri avvengono proprio in questi “Punti Neri”, il 20% delle nostre strade.

La sicurezza stradale – spiega Roberto Sgalla (Direttore Centrale della Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Ministero dell’Interno) nella prefazione del libro – è una delle maggiori priorità di cui i Paesi europei devono tener conto nella definizione delle proprie agende programmatiche. Il Terzo Programma di Azione europeo per la sicurezza stradale fissava, per il decennio 2001-2010, un obiettivo ambizioso, ossia il dimezzamento del numero delle vittime. La riduzione in Italia si è attestata intorno al 42%. Ma c’è ancora molto da fare, perché l’Europa ha rilanciato l’obiettivo per il nuovo decennio 2011-2020, finalizzato ad un’ulteriore riduzione del 50% del numero delle vittime sulle strade”.

E per questo – conclude Sgallaoccorre il concorso di tutti gli attori della sicurezza stradale, secondo un’idea vincente per la quale non è possibile ottenere risultati se non attraverso un percorso sinergico, in grado di porre a fattor comune tutte le conoscenze e le migliori prassi, sia in ambito nazionale che europeo, e in grado di definire una strategia comune, che sappia creare un nuovo Sistema della Sicurezza Stradale”.

Insomma si deve fare molto per ridurre l’impatto degli incidenti: questa è la maggiore causa di decessi tra i giovani tra i 10 e i 24 anni e senza interventi mirati si stima che nel 2020 le vittime sulla strada saranno circa 1,9 milioni all’anno. Numeri da epidemia. Un’epidemia spietata che colpisce, come sempre, i più deboli: il 90% degli incidenti stradali mortali avvengono nei Paesi in via di sviluppo nonostante questi abbiano meno della metà della media dei veicoli degli altri e il 46% dei morti e feriti sulle strade sono pedoni, ciclisti e motociclisti. Solo il 15% degli Stati, poi, ha una normativa relativa a limiti di velocità, guida in stato di ebbrezza, utilizzo di casco e cinture, seggiolini per bambini.

Ad oggi – spiega infatti Sergio Dondolini (Direttore generale sicurezza stradale Ministero Infrastrutture e trasporti) l’impegno prioritario è quello di dimezzare entro il 2020 il numero delle vittime rispetto a quelle registrate nel 2010. L’ attuale fase è peraltro piuttosto delicata. Come dimostrano le esperienze di alcuni paesi europei tradizionalmente virtuosi, infatti, in un contesto nel quale sono stati ottenuti importanti miglioramenti diventa sempre più difficile e impegnativo progredire ulteriormente”.

Ma molto si può e si deve fare. E il libro dà spazio proprio a 50 di queste iniziative. “Questo volume – spiega infatti Angelo Sticchi Damiani presidente dell’Acielenca anche alcune iniziative dell’Automobile Club d’Italia che puntano proprio sull’educazione dei conducenti come fattore strategico per la sicurezza: se il 90% degli incidenti è imputabile al comportamento di chi è al volante, allora la formazione e la sensibilizzazione degli utenti della strada rappresentano la chiave di volta per una mobilità consapevole”.

Nelle pagine seguenti – conclude Sticchivengono menzionati alcuni progetti recentemente attuati dall’ACI, come “Kart in piazza” per l’educazione dei bambini – conducenti di domani – al volante di mezzi depotenziati su percorsi urbani in scala ridotta con segnaletica, e il network “Ready2Go” di autoscuole ACI con un programma didattico centrato soprattutto sulla pratica e sulle più corrette tecniche di guida, anche attraverso sessioni di guida sicura nel centro ACI-SARA di Vallelunga”.

Il libro è stato scritto da VINCENZO BORGOMEO, giornalista di Repubblica, e fra gli altri comprende gli interventi – fra gli altri – di GIUSEPPE BISOGNO, Direttore del Servizio Polizia Stradale, , ALDO MINUCCI, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, ANTONIO AVENOSO, Direttore Esecutivo Consiglio Europeo per la Sicurezza nei Trasporti (ETSC) e molti altri fra i quali anche Stefano Guarnieri e Giordano Biserni presidente ASAPS. Il libro non è in vendita ma si scarica gratis o si sfoglia on line su www.sicurezzastradalei50golpiubelli.it. E viene regalato a chiunque ne facesse richiesta presso una storica libreria romana chiamando il numero 06-8621.1840. (da asaps.it)