MotoGP, le pagelle di Valencia

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MARC MARQUEZ 10
Chiude in bellezza una stagione straordinaria, forse la sua migliore di sempre, con un bottino personale di dodici vittorie e sei secondi posti su diciannove gare. Per non dire del titolo costruttori e di quello per squadre vinti praticamente da solo, Il suo passo era il migliore ed in gara nemmeno ha dovuto tirar fuori dal taschino quella manciata di decimi che sicuramente aveva.
FABIO QUARTARARO 8
Domina tutti i turni cronometrati confermando una velocità esplosiva ma ha imparato anche a concretizzare il massimo in gara ed oggi il massimo possibile era fare secondo. Di gran lunga il primo pilota Yamaha al traguardo, ha il grande merito di aver suonato una bella sveglia dalla parti di Iwata.
JACK MILLER 8
Gran gara dell’istrionico australiano e gran fine settimana il suo, costantemente il più veloce dei piloti Ducati per di più su una pista nemmeno troppo nelle sue corde. Tiene con autorità un gran ritmo resistendo al ritorno di Dovizioso. Stagione in crescendo, è ormai pronto per il team ufficiale.
ANDREA DOVIZIOSO 6
Gara solo discreta del forlivese che ha ammesso alla vigilia di non avere grandi stimoli. Da lui in ogni caso ci si aspetta sempre la migliore posizione all’arrivo tra i piloti Ducati..
ALEX RINS 6
Prestazione fotocopia di molte altre in questa stagione. Al solito ottimo passo esibito in prova che lo proietta tra i candidati al podio fa seguire una gara appena sufficiente. Sembra esersi inceppato qualcosa.
MAVERICK VINLES 5
Dopo le convincenti prestazioni degli ultimi tempi, torna ad essere indecifrabile. Da possibile pretendente alla vittoria a comparsa nell’arco di 24 ore, come spesso gli è capitato nell’arco dell’anno. Mette comunque al sicuro il terzo posto finale in campionato e la ‘coppa Yamaha’ è sua.
JOAN MIR 6
Sufficienza stiracchiata, ma le sue prestazini sono ormai in linea con quelle del compagno di squadra rispetto al quale ha sicuramente maggiori margini di crescita.
VALENTINO ROSSI 4
Fine settimana pessimo, a chiusura della stagione più deludente dell’intera carriera. Non si vedono miglioramenti nè vie d’uscita, il copione è sempre fatto di prove tribolate, qualifiche gettate al vento e gare più che incolori. Dice di divertirsi e di voler continuare ma la sua carriera non merita un finale così,
DANILO PETRUCCI 4
Chiude nel modo peggiore una stagione iniziata benissimo e che per ragioni difficili da comprendere rischia invece di condizionare pesantemente il suo futuro. Le voci che già lo danno per sicura vittima sacrificale non lo aiutano di certo. Vicolo cieco.
FRANCO MORBIDELLI 4
Non stava facendo male ma ancora una volta in gara non conferma il potenziale evidenziato in prova. C’è da dire che da questo punto di vista in casa Yamaha è in buona compagnia.
JOHANN ZARCO 4
Il voto non è tanto per la prestazione quanto per il modo in cui si mette nei guai da solo. Non ha un manager e forse ne paga le conseguenze, lasciandosi andare a dichiarazioni a metà tra il supponente e l’ingenuo. Dal benservito a Ktm al miraggio della Honda ufficiale al diniego a salire du una Ducati Avintia, alla prospettiva di un malinconico ritorno in Moto 2. Calimero.
JORGE LORENZO 7
Il voto è per la sincerità con cui ha saputo ammettere limiti, debolezze e paure. Il campione orgoglioso si è dovuto arrendere all’evidenza, ha dovuto deporre le armi ed indossare i panni da umano. Solo chi lo conosce sa quanto debba essere stato difficile.
Alfonso Paduano