MotoGP, le pagelle di Assen

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MAVERICK VINALES 10

Bentornato Top Gun. Questo è il pilota di inizio 2017, quello su cui Yamaha aveva deciso di investire per il futuro. Una scommessa che più volte è sembrata persa a causa di alti e bassi sconcertanti non sempre per colpa di una moto ‘umorale’ come questa M1. Qui però è stato perfetto, imprendibile fin dal venerdì e capace di indurre alla resa un Marquez che nonostante il campionato in ballo ci ha voluto provare. Questo è il suo livello e da qui deve ripartire.

MARC MARQUEZ 9
Assen non è la sua pista favorita ma inutile dire che l’obiettivo era almeno il podio. Non aveva la solita confidenza, tanto da dover utilizzare una gomma soft al posteriore per avere le migliori sensazioni. Questo Marquez però è un campione maturo, capace di ascoltare se stesso ed anche l’accalorato invito del box ad accontentarsi. Mondiale ormai ipotecato.
FABIO QUARTARARO 9
Altra prestazione da incorniciare per il francese che si conferma imbattibile sul giro secco ma anche efficacissimo in una gara che comanda a lungo senza comettere errori prima di arrendersi per il dolore all’avambraccio. Rivelazione 2019,
ANDREA DOVIZIOSO 7
Gara oltre le previsioni visto che le premesse non erano delle migliori. Un grande avvio gli permette di tirarsi fuori dagli impicci e di gestire bene la gara, oggi onestamente non poteva fare di più.
FRANCO MORBIDELLI 7,5
Bella gara quella del romano, finalmente costante dino alla fine e capace di un bell’attacco all’ultimo giro su Petrucci. Per sua sfortuna deve confrontarsi con un compagno di squadra rivelatosi scomodissimo.
DANILO PETRUCCI 6,5
Vale il discorso fatto per Dovizioso, oggi con una Ducati era difficile fare di più. Ora il ternano è terzo nella classifica generale di campionato vicinissimo al suo caposquadra.
CAL CRUTCHLOW 6
Sufficienza stiracchiata per l’inglese, visto che questa moto pare essere davvero difficile da sfruttare e l’errore è dietro l’angolo ad ogni gara.
JOAN MIR 6
Un grande avvio, poi una top ten appena sufficiente con una moto che qui era davvero molto efficace.
JACK MILLER 4
Brutta gara dell’australiano, fresco di conferma nel team Pramac. La pista non è certamente la più favorevole per la Ducati ma 26 secondi di distacco sono decisamente troppi.
ANDREA IANNONE 5
Ci starebbe la sufficienza per la prima top ten, ma la sparata a zero sulla squadra rilasciata sabato sera fa un pò cadere le braccia. Evidentemente il passato non insegna.
VALENTINO ROSSI 3
Male, malissimo anche ad Assen. Per assurdo pare che le cose vadano peggui proprio sui tracciati storicaente più nelle corde del pesarese Stavolta il confronto con gli altri piloti Yamaha parla chiaro, la moto, almeno qui, era decisamente competitiva. Resta da capire se il problema sia del pilota, del team o del metodo di lavoro, ma in una Motogp competitiva ed equilibrata come quella di oggi i miracoli non riescono più, bisogna essere competitivi e veloci fino dal venerdì. Urge una svegliata prima che sia troppo tardi.
Alfonso Paduano