Valentino Rossi interrompe un digiuno che durava da un anno piegando un grande Danilo Petrucci. e Marc Marquez. Con la caduta ed il conseguente zero di Vinales, Dovizioso è il nuovo leader della classifica mondiale. Una gara memorabile, che ha tenuto col fiato sospeso dal primo all’ultimo giro e che ha visto i colori italiani in grande evidenza. Dopo le incertezze del meteo, si partiva in assenza di pioggia e con pista asciutta. Il poleman Johann Zarco optava per la gomma morbida posteriore, lasciando intendere l’intenzione di provare ad involarsi al via. Rossi e Vinales invece, con le M1 2017, partivano con la la posteriore hard
ZARCO TENTA LA FUGA, DISASTRO VINALES
Allo spegnersi del semaforo Zarco scattava al comando con Marquez in scia e Rossi che superava Petrucci portandosi al terzo posto. Alle loro spalle il gruppo compatto, animato tra gli altri da Bautista, Redding, Crutchlow, Dovizioso ed un finalmente incisivo Andrea Iannone con la Suzuki. Vinales, partito dalla quarta fila, era protagonista di un avvio guardingo, così come Dovizioso ma ben presto entrambi risalivano velocemente posizioni. Erano proprio Dovizioso e Vinales a dare l’impressione di poter ricucire lo strappo col quartetto di testa, ma Vinales, un attimo dopo aver passato anche Dovi, perdeva l’anteriore della sua M1 nella chicane prima del rettilineo finale e cadeva rovinosamente, evitato per un soffio dallo stesso Dovizioso. Per lo spagnolo della Yamaha il secondo zero della stagione, pesantissimo in questa fase così concitata del campionato. i quattro davanti allungavano aprendo un piccolo gap, con Zarco che non riusciva a staccarsi e veniva anzi riavvicinato da Marquez con Rossi in scia. Come visto altre volte, le diverse scelte di mescola con queste gomme non manifestano in effetti una resa così differente. la morbida non ha dato a Zarco quel quid in più ma in compenso ha subito il prevedibile calo dopo metà gara. Rossi che si era mantenuto in terza posizione alle spalle di Marquez rompeva gli indugi ,passava lo spagnolo e in breve si sbarazzava anche di Zarco. Al comando restava un terzetto, composto da Rossi, Petrucci e Marquez, con Rossi che forzava il ritmo ed arrivava ad avere un secondo di vantaggio.
ARRIVA LA PIOGGIA
La gara sembrava decisa per le posizioni del podio, ma a dieci giri dalla fine il colpo di scena. Il cielo, che si era mantenuto coperto fino a quel momento, iniziava a lasciar cadere le prime gocce di pioggia ed i tempi iniziavano ad alzarsi di un paio di secondi. In questa fase come sempre erano le Ducati a dimostrarsi le più efficaci, con Petrucci che si riportava alle costole 
di Rossi e Dovizioso che raggiungeva e superava Marquez. Alcuni piloti, tra cui Zarco e Lorenzo, tentavano la carta del cambio moto, sperando nell’aumentare della pioggia ma presto si è capito che stavolta la scelta non avrebbe pagato. La gara è sfociata in un duello con quattro protagonisti che hanno compiuto veri e propri miracoli di equilibrio, guidando ad un ritmo comunque elevato con le gomme slick sull’asfalto umido. Rossi resisteva strenuamente agli attacchi di Petrucci che riusciva anche a portarsi al comando, superato di nuovo dal 46 a tre giri dalla fine. Nelle fasi finali, il doppiaggio prima di Barbera e poi di Rins permetteva a Rossi di guadagnare un minimo vantaggio che gli consentiva di battere in volata un comunque grandissimo Petrucci. Alle loro spalle Marquez, aveva ragione di Crutchlow e Dovizioso al termine di un gran duello con continui scambi di posizione. Iannone, protagonista di una gara discreta, terminava nono, mentre hanno deluso Pedrosa e Lorenzo, finiti tredicesimo e quindicesimo ed entrambi praticamente inesistenti per tutta la gara. Con il risultato odierno la classifica è quanto mai compatta, con Dovizioso che si è portato al comando con quattro punti di vantaggio su Vinales e sette su Rossi.
In Moto3, vittoria dello spagnolo Canet in volata sul nostro Fenati, che approfitta del nono posto del capoclassifica Mir per recuperare una decina di punti e consolidare il secondo posto in campionato.
In Moto2 splendida vittoria di Franco Morbidelli che precede in volata il diretto rivale in campionato Luthi ed il giapponese nakagami. Ottimo quarto Mattia Pasini. Nella classifica generale l’italiano rafforza la leadership portando a 12 lunghezze il vantaggio su Lithi.
MotoGP – GP Assen (Olanda) – Ordine di arrivo e tempi
1 Valentino Rossi Movistar Yamaha MotoGP 41:41.149
2 Danilo Petrucci OCTO Pramac Racing +0.063
3 Marc Marquez Repsol Honda Team +5.201
4 Cal Crutchlow LCR Honda +5.243
5 Andrea Dovizioso Ducati Team +5.327
6 Jack Miller EG 0,0 Marc VDS +23.390
7 Karel Abraham Pull&Bear Aspar Team +36.982
8 Loris Baz Reale Avintia Racing +37.058
9 Andrea Iannone Team SUZUKI ECSTAR +37.166
10 Aleix Espargaro Aprilia Racing Team Gresini +1:01.929
11 Pol Espargaro Red Bull KTM Factory Racing +1:09.384
12 Tito Rabat EG 0,0 Marc VDS +1:10.121
13 Dani Pedrosa Repsol Honda Team +1:10.344
14 Johann Zarco Monster Yamaha Tech 3 +1:35.655
15 Jorge Lorenzo Ducati Team 1 Giro
16 Hector Barbera Reale Avintia Racing 1 Giro
17 Alex Rins Team SUZUKI ECSTAR 1 Giro
Alfonso Paduano
