MotoGp, le pagelle di Barcellona

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MARC MARQUEZ 9
Ci starebbe il solito 10, ma stavolta no, perché troppo presto è venuta a mancare la controprova. Ed anche perché è paradossale che uno così bravo e praticamente invincibile sia pure favorito dagli avversari che pare facciano a gara nell’agevolargli il compito. Senza lo zero di Austin avrebbe già tutto il mondiale in tasca, per ora ne ha infilato solo metà. Purtroppo per gli altri, non fa più errori quindi meglio mettere da parte le illusioni.
FABIO QUARTARARO 10 E LODE
Stava sorgendo il dubbio che il diavoletto francese fosse un manico esagerato sul giro a vita persa ma soffrisse in condizioni di gara, oggi si è visto che non è così. Imprendibile il venerdì, imprendibile il sabato, e chissà come sarebbe finita se lo strike al secondo giro non gli avesse fatto perdere contatto da Marquez. Talento vero.
DANILO PETRUCCI 9
Bravo Danilo, continua la striscia positiva e si conferma solido e veloce. Un fine settimana iniziato storto che il ternano raddrizza poco a poco fino a salvare in parte il bilancio Ducati in una giornata quanto mai infelice per i nostri colori.
ALEX RINS 8
Peccato davvero per quel ‘lungo’ in frenata che gli è costato un podio sicuro ma è stato bravo e tenace a risalire e riprendersi almeno il quarto posto.
JACK MILLER 7
Una buona gara dopo il passo falso del Mugello, il ragazzo australiano ha talento ma è ancora molto discontinuo nelle sue prestazioni ed ormai certo non gli manca l’esperienza.
JOAN MIR 7
Finalmente concretizza la sua innegabile velocità con una buona gara.
POL ESPARGARO 7
Ancora una top ten anche se il settimo posto è un po’ frutto di grazia ricevuta, ma il passo avanti nella costanza è comunque da apprezzare.
TAKAAKI NAKAGAMI 5
Passo indietro per il giapponese, prova incolore in una giornata che sarebbe stata da sfruttare
ANDREA DOVIZIOSO, MAVERICK VINALES, VALENTINO ROSSI N.G.
Giudizio impossibile da assegnare, un vero peccato perché tutti e tre sembravano in gran giornata ed in grado di giocarsi almeno il podio.
FRANCO MORBIDELLI 4
Partenza disastrosa e poi la caduta, un gran peccato dopo il mezzo miracolo di ieri quando si è ripreso a tempo di record da una botta non indifferente. A complicare tutto, un compagno di squadra che nessuno si aspettava tanto veloce ed ingombrante.
FRANCESCO BAGNAIA 4
Nulla di fatto anche oggi ed ormai la striscia delle occasioni perse si sta allungando, urge un reset ed un’inversione di tendenza.
JORGE LORENZO 3
Un errore che può capitare, ma che ha avuto conseguenze devastanti perché commesso a inizio gara col gruppo compatto ed in piena bagarre. Il maiorchino dopo tanti bocconi amari azzecca una delle sue vecchie partenze da fenomeno e si ritrova tra i primi, per di più a tiro dell’imbattibile e scomodissimo compagno di squadra. Lui ha sempre sostenuto che le corse non si vincono al primo giro, eppure ci è cascato con tutte le scarpe e soprattutto con una mira micidiale, stendendo proprio quelli giusti. Tutto involontario certo, ma la sua frenesia ha probabilmente condizionato questo mondiale.
Alfonso Paduano
alfonso.paduano@gmail.com