MotoGP, si torna in pista ad Aragon

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Il mondiale MotoGP si appresta a vivere la parte finale della stagione, con le restanti sei prove concentrate in otto settimane. Spenta l’eco del Gran Premio di San Marino i motori si riaccenderanno questo fine settimana sul circuito spagnolo di Aragon per il quattordicesimo appuntamento del mondiale. La gara di Misano ha ancora una volta sparigliato le carte dal punto di vista degli equilibri tecnici, mantenendo una sola certezza, il costante dominio del binomio Marquez/Honda.
HONDA SEMPRE PIU’ MARQUEZ DIPENDENTE
Con i rivali che vivono di prestazioni altalenanti è impossibile non restare colpiti dalla altissima competitività del campione del mondo, sempre efficace e velocissimo su qualsiasi tracciato e con qualsiasi condizione. Vista la differenza abissale con i compagni di marca, viene naturale pensare che tali risultati siano in massima parte frutto del talento del pilota, aiutato da un’intesa assoluta con una moto che solo lui sa sfruttare nel migliore dei modi. Dal canto suo Honda pare aver cambiato filosofia, e quell’azienda che nei primi anni 2000 ambiva orgogliosamente a smarcarsi dai meriti del proprio pilota oggi ha fatto di Marquez il proprio credo assoluto.
Lo stesso Marquez poi non sente il richiamo di una nuova sfida con una moto diversa, il suo obiettivo dichiarato sono i record in carriera e difficilmente quindi il binomio sarà destinato a sciogliersi. Certo una strategia rischiosa quella della casa di Tokio, assai simile a quella seguita dalla Ducati dell’era Stoner, ma senza dubbio i risultati finora hanno dato ragione. Jorge Lorenzo, che rappresenterebbe un bagaglio di esperienza e capacità prezioso, viene assecondato solo con modifiche di dettaglio, segno che l’indirizzo tecnico è destinato a restare univoco.
DUCATI, UN PASSO INDIETRO
La gara di Misano ha rappresentato un brusco risveglio per la Ducati che ha vissuto uno dei fine settimana più difficili della stagione. Dopo la vittoria dello scorso anno pochi si sarebbero aspettati una prestazione tanto deludente, motivata dal peggiorato grip dell’asfalto che ha messo in crisi le rosse soprattutto per la tenuta dell’anteriore. La stessa moto a lungo giudicata come la più equilibrata e competitiva al variare delle condizioni, sembra quindi aver in parte ripreso il carattere umorale degli scorsi anni.
Dovizioso ha portato a casa il massimo risultato possibile, un sesto posto che di fatto ha significato l’addio definitivo ad ogni velleità di classifica, mentre gli altri piloti della rossa sono letteralmente naufragati incassando distacchi abissali. A peggiorare il tutto, il momento negativo di Petrucci che ormai da diverse gare sembra essersi perso. Aragon è certamente un tracciato più favorevole, e potrebbe rappresentare una vera cartina al tornasole per Borgo Panigale.
YAMAHA, MOMENTO POSITIVO
La casa di Iwata si è ritrovata in casa un autentico fenomeno, quel Fabio Quartararo arrivato quasi per caso e che sembra avere le stimmate del campione. Ma a parte le strabilianti prestazioni del rookie francese, Yamaha sta dimostrando di aver effettivamente svoltato, e per motivi opposti a quelli di Ducati, Aragon rappresenta una sorta di verdetto. Quella spagnola è infatti una pista davvero ostica per le M1 che lo scorso anno soffrirono moltissimo.
SUZUKI, ARAGON UNA POSSIBILE OCCASIONE
La moto di Hamamatsu vive ancora di fasi alterne, a prestazioni eccellenti seguono fine settimana difficili che spesso portano i piloti all’errore. Misano sulla carta pareva essere un’occasione favorevole ma ad Aragon l’aria di casa potrebbe dare una mano ad Alex Rins ed al suo compagno di squadra.
KTM, PROGRESSI IMPORTANTI
Impossibile non notare il salto in avanti compiuto dalla RC16 grazie alle ‘cure’ di Dani Pedrosa, che ha messo capacità tecniche ed entusiasmo nella nuova avventura di collaudatore per la casa austriaca. Una qualifica prodigiosa a Misano aveva portato a sognare, ma Pol Espargaro realisticamente puntava ad un sesto posto, che ha effettivamente sfiorato. Per ora manca una conferma da parte degli altri piloti ma di certo sembra si sia imboccata la strada giusta.
APRILIA, SITUAZIONE DIFFICILE
Non si vedono purtroppo schiarite all’orizzonte di Noale, con la moto che sembra ormai plafonata ed i piloti rassegnati alla situazione. Probabilmente il massimo del potenziale è quello messo in mostra dal volonteroso Aleix Espargaro, che però fatica ad entrare nei primi dieci, mentre Iannone spera ormai in un’alternativa per proseguire la carriera. Romano Albesiano ha a più riprese annunciato tto completamente nuovo per il 2020, il che fa supporre tempi ancora lunghi per un discreto livello di competitività.
IL CIRCUITO
La pista è lunga 5078 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 17 curve, 10 a sinistra e sette a destra e due rettilinei di cui uno, quello opposto al rettifilo dei box, misura quasi un chilometro. Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo un pò per tutti i comparti della meccanica, dai freni alla ciclistica al motore ed è anche decisamente critico per le gomme, sia per l’elevata abrasività dell’asfalto che per la possibile presenza di sabbia proveniente dalle colline circostanti. 
Transitati sul rettilineo dei box i piloti affrontano la staccata della curva 1, una piega a sinistra a 90 gradi in cui si porta la frenata fino al punto di corda sacrificando qualcosa in ingresso per sfruttare al massimo l’uscita e percorrere in piena accelerazione la curva 2, una destra non troppo impegnativa che porta alla lunga sezione mista del tracciato. Le curve dalla 3 alla 15 comportano un’alternanza di cambi di direzione, tratti in percorrenza, brevi accelerazioni e successive staccate ed ingressi con i freni in mano.
All’uscita dalla 15, una svolta a sinistra a 90 gradi, i piloti si lanciano sul lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box scaricando piena potenza fino a raggiungere la velocità massima superiore ai 340 orari. Si arriva così alla violenta staccata della curva 16, una sinistra da percorrere a circa 150 orari e da raccordare alla successiva curva 17, altra svolta sinistra che riporta sul rettilineo di arrivo.
NEL 2018 VITTORIA DI MARQUEZ
Lo scorso anno fu Marquez ad aggiudicarsi la vittoria al termine di un acceso duello con Andrea Dovizioso. Il forlivese comandò a lungo la corsa subendo poi l’attacco decisivo a due giri dalla fine e chiudendo al secondo posto Terzo gradino del podio per un convincente Andrea Iannone, con l’ottima prova della Suzuki completata dal quarto posto di Alex Rins. Fu una gara difficilissima per la Yamaha che su un tracciato decisamente ostico raccolse solo un ottavo posto con Rossi ed un decimo con Vinales. Subito fuori gara Jorge Lorenzo, vittima di una caduta alla prima curva.
ORARI TV
Le gare di Aragon saranno trasmesse in diretta da SKY e da TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY
Venerdì 20 settembre:
ore 9.00-9.40, Moto3, Prove libere 1, diretta
ore 9.55-10.40, MotoGP, Prove libere 1, diretta
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 1, diretta
ore 13.15-13.55, Moto3, Prove libere 2, diretta
ore 14.10-14.55, MotoGP, Prove libere 2, diretta
ore 15.10-15.50, Moto2, Prove libere 2, diretta
Sabato 21 settembre:
ore 9.00-9.40, Moto3, Prove libere 3, diretta
ore 9.55-10.40, MotoGP, Prove libere 3, diretta
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 3, diretta
ore 12.35-12.50, Moto3, Qualifica 1, diretta
ore 13.00-13.15, Moto3, Qualifica 2, diretta
ore 13.30-14.00, MotoGP, Prove libere 4, diretta
ore 14.10-14.25, MotoGP, Qualifica 1, diretta
ore 14.35-14.50, MotoGP, Qualifica 2, diretta
ore 15.05-15.20, Moto2, Qualifica 1, diretta
ore 15.30-15.45, Moto2, Qualifica 2, diretta
Domenica 22 settembre:
ore 8.40-9.00, Moto3, Warm Up, diretta
ore 9.10-9.30, Moto2, Warm Up, diretta
ore 9.40-10.00, MotoGP, Warm Up, diretta
ore 11.00, Moto3, Gara, diretta
ore 13.00, MotoGP, Gara, diretta
ore 14.30, Moto2, Gara, diretta
La programmazione di TV8
Sabato 21 settembre:
ore 12.35-12.50, Moto3, Qualifica 1, diretta
ore 13.00-13.15, Moto3, Qualifica 2, diretta
ore 14.10-14.25, MotoGP, Qualifica 1, diretta
ore 14.35-14.50, MotoGP, Qualifica 2, diretta
ore 15.05-15.20, Moto2, Qualifica 1, diretta
ore 15.30-15.45, Moto2, Qualifica 2, diretta
Domenica 22 settembre:
ore 11.00, Moto3, Gara, diretta
ore 13.00, MotoGP, Gara, diretta
ore 14.30, Moto2, Gara, diretta
Alfonso Paduano