MotoGP, Marquez chiude al comando le libere al Red Bull Ring

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Marc Marquez si conferma velocissimo anche nel venerdì dello Spielberg e pare deciso ad espugnare una delle ultime roccaforti della Ducati che qui vince ininterrottamente dal 2016. Il campione del mondo dopo aver impressionato al mattino chiude la giornata al comando della classifica dei tempi precedendo Vinales di soli 66 millesimi. La Ducati per ora non svetta, alle difficoltà di Petrucci al mattino si sono sommate quelle di Dovizioso nel pomeriggio, col forlivese incappato in una scivolata nei minuti finali che gli ha impedito di migiorare il proprio crono. Dovizioso resta comunque nella provvisoria top ten, impresa non riuscita a Valentino Rossi che dovrà sperare nella FP3 di domattina per tentare l’accesso diretto alla Q2.
TENGONO BANCO LE VOCI SUL FUTURO DI LORENZO
La vigilia del Gran Premio d’Austria è stata animata dalle voci riguardanti un possibile ritorno di Jorge Lorenzo in Ducati già nel 2020. I rumors, la cui attendibilità è tutta da verificare parlano di un contatto tra Lorenzo e la Ducati che ‘girerebbe’ provvisoriamente il pilota al Team Pramac. Ad avvalorare la tesi, secondo i soliti bene informati, la situazione contrattuale ancora aperta tra Miller ed il team di Paolo Campinoti con un accordo dato più volte come già certo dallo stesso pilota e che invece sarebbe ancora da siglare. Che si tratti di fantasie o meno, la cosa appare difficilmente attuabile, visto che si dimentica come Lorenzo abbia un contratto in essere con Honda fino a tutto il 2020, con un ingaggio di oltre quattro milioni a stagione. Ingaggio che ovviamente per il 2020 Ducati dovrebbe accollarsi oltre ad una sostanziosa penale. Miller ha dichiarato dal canto suo di essere certo di rimanere in Ducati e di non essere minimamente interessato ad un eventuale ‘riciclo’ in Superbike. Anche quest’ultima eventualità fa parte del ventaglio di indiscrezioni che circolano, soprattutto alla luce della ormai certa rottura del rapporto tra Ducati Aruba ed Alvaro Bautista con quest’ultimo diretto verso la Honda. Insomma tutto troppo complicato e soprattutto costoso per apparire credibile e realizzabile, ma staremo a vedere se in tutta la faccenda ci sia un fondo di verità o non si tratti semplicemente di un tentativo di mettere sale ad una stagione che il dominio di Marquez sta in gran parte privando di interesse.
DOVIZIOSO MIGLIOR TEMPO NEL TURNO DEL MATTINO
Una FP1 disputata all’insegna del bel tempo e temperatura di poco superiore ai 20 gradi vedeva il forlivese della Ducati concludere davanti a tutti col tempo di 1.24.033. Ancora una volta però ad impressionare era Marquez, secondo a meno di due decimi pur avendo effettuato tutta la sessione con lo stesso treno di gomme. Lo spagnolo ha di fatto sempre comandato il turno senza nemmeno bisogno di cercare un time attack nel finale. Per quanto riguarda la Ducati, bene Miller, quarto alla fine mentre Danilo Petrucci incontrava qualche difficoltà. . Meglio del previsto l’esordio delle Yamaha, con Vinales terzo, Rossi quinto e Quartararo sesto.
MARQUEZ SVETTA NELLA FP2
Come al solito i minuti finali della FP2 sono stati dedicati ai time attack ed il miglior crono era appannaggio del solito Marquez, capace di scendere a 1.23.916. Secondo miglior tempo per Maverick Vinales, titolare di una una buona efficacia anche sul passo. Il Top Gun della Yamaha precedeva un ottimo Nakagami ed il sempre veloce Fabio Quartaararo. Quinto tempo per Jack Miller, primo dei ducatisti che risponde con i fatti alle voci che lo riguardano e di cui accenniamo sopra. L’australiano precedeva il sorprendente Miguel Oliveira con la Ktm ed il compagno di colori Danilo Petrucci. Ottavo crono per Cal Crutchlow davanti ad Andrea Dovizioso, incappato in una scivolata nei minuti finali. Pol Espargaro con la Ktm ufficiale chiudeva la provvisoria top ten dalla quale proprio allo scadere è rimasto escluso Valentino Rossi, undicesimo.
Alfonso Paduano