MotoGP, le pagelle di Jerez

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MARC MARQUEZ 10
Nessun dubbio sul fatto che avrebbe subito recuperato lo ‘zero’ di Austin, che pare sia stato comunque innescato da un problema tecnico. L’anaiisi del suo passo gara non concedeva spazio a dubbi o speranze e siamo convinti che il ‘cabroncito’ avesse ancora una manciata di decimi nel taschino. Il confronto con gli altri piloti Honda dice tutto e senza il passo falso americano sarebbe già in fuga nel mondiale con una trentina di punti di vantaggio. Disarmante.
ALEX RINS 9
Ormai un top rider, anzi un pretendente al titolo, Marquez permettendo. Peccato davvero per quella cronica allergia alla qualifica che stavolta gli ha impedito di attaccarsi a Marquez.
MAVERICK VINALES 8
Lui continua a parlare di un ‘nuovo Vinales’, ma per fortuna qui ha riesumato quello vecchio, capace di essere veloce e consistente anche in gara e di confermare le premesse della vigilia. Con questa Yamaha è difficile trovare una base solida su cui contare ma oggi Top Gun è tornato.
ANDREA DOVIZIOSO 6
Sufficienza per il forlivese, che alla vigilia si diceva fiducioso di poter ambire al podio. In effetti lo ha sfiorato ma da lui era lecito attendersi qualcosa in più. Lo scoglio Jerez è comunque superato senza troppi danni.
DANILO PETRUCCI 6,5
Dopo tre sesti posti consecutivi, un piccolo passo avanti, ed una gara discreta anche se il venerdì aveva fatto sperare in qualcosa di più. Dorza Danilo.
VALENTINO ROSSI 5
Un brutto fine settimana per il pesarese, mai apparso davvero efficace. Il warmup del mattino era stato poco confortante e la speranza era quella di fare punti con una gara di rimessa. Obiettivo centrato ma stavolta il compagno di squadra ed i ragazzi del Team Petronas lo hanno ridimensionato.
FRANCO MORBIDELLI 7
Gran gara nelle fasi iniziali, poi il rituale calo a metà gara che è purtroppo una costante. Stavolta ha probabilmente pagato il forcing iniziale per tenere la ruota di Marquez e di questo gli va reso merito Deve migliorare nella gestione della gara, tenendo d’occhio un compagno di squadra che sta crescendo in modo sorprendente.
FABIO QUARTARARO 8
Il voto ci sta tutto nonostante il ritiro, per la straordinaria pole position e per un grande inizio gara in cui si era portato al secondo posto. Il problema tecnico che lo ha fermato è di quelli talmente banali da non dormirci la notte, un vero peccato.
CAL CRUTCHLOW 5
Gara al di sotto delle aspettative da parte dell’inglese, mai apparso in grado di avvicinare le posizioni che contano ed insolitamente arrendevole. Difficile però capire il reale potenziale di questa Honda, con un Marquez che fa una differenza imbarazzante per tutti i compagni di squadra.
JACK MILLER 4
Dopo la bella prova di Austin un brusco risvegli, su una pista forse poco congeniale al suo stile. L’erroraccio nel finale gli costa il secondo ‘zero’ in quattro gare.
ALEIX ESPARGARO 7
Solita prova caparbia del buon Aleix che magari non ha i connotati del fuoriclasse ma ci mette sempre grande impegno. Qui, complice la solita ‘melina’ imposta dalle gomme si è tenuto anche a vista delle posizioni che contano.
JORGE LORENZO 3
Jerez era attesa come la cartina al tornasole del potenziale di Jorge con questa moto, ed il verdetto emerso è a dir poco sconfortante. Su un tracciato dove probabilmente è in grado di guidare come nessuno, il maiorchino è apparso spento, impacciato, quasi irriconoscibile. Certo il suo stile fatto di pieghe estreme e grande percorrenza richiede una ciclistica rigorosa che dia grande fiducia, e non è certo questo il punto di forza della RCV. Contiamo e speriamo che anche stavolta Lorenzo ci arriverà, certo cambiare tre moto in tre anni non è facile per nessuno
(Javier Soriano/AFP/Getty Images)
Alfonso Paduano