MotoGP, le pagelle del Red Bull Ring

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ANDREA DOVIZIOSO 10 E LODE
Ci stanno il massimo dei voti e pure la lode, per una vittoria fatta di testa, tecnica, coraggio e pure un pizzico di follia. Il mondiale è ormai perso da tempo ma questo successo pesa molto, moltissimo. Pesa per il morale, per la motivazione e verso uno spogliatoio che pare fare di tutto per togliere serenità ai piloti Andrea risponde in pista a chi continua a non ritenerlo campione vero, inventandosi pure un’entrata a vita persa all ‘ultima curva. Una roba ‘alla Marquez’, tanto per dire. Immenso.
MARC MARQUEZ 9
I corpo a corpo col forlivese restano il suo cruccio, tanto da essere combattuto tra il cercare di evitarli ed il desiderio di provare finalmente a vincerne uno. Forse la scelta della gomma media posteriore non è stata felice fatto sta che il ‘cabroncito’ ci ha provato in tutti i modi, alla faccia della classifica.Per ora la fortezza dello Spielberg resta in mano alla Ducati.
FABIO QUARTARARO 8
Ancora una volta stupefacente per efficacia e solidità, comanda addirittura le prime fasi di gara nonostante una Yamaha lentissima sul dritto. Guida bene, non fa errori e mostra una maturità incredibile per un assoluto esordiente. Grande talento.
VALENTINO ROSSI 7
Bella gara del pesarese anche se non è sua la prima Yamaha al traguardo. Un grande avvio dalla quarta fila ed un quarto posto difeso con autorità dal ritorno di Vinales e Rins
MAVERICK VINALES 5
Anche stavolta le prove lo indicavano come sicuro protagonista della lotta per il podio, invece nonostante la buona posizione di partenza è subito ripreso dal compagno di squadra che lo tiene dietro fino all’arrivo.
ALEX RINS 5
Sembra che i ripetuti errori gli abbiano tolto smalto e sicurezza, relegandolo stabilmente fuori dal podio. C’è da dire che quella austriaca non è mai stata una pista facile per la Suzuki ma urge una riscossa.
FRANCESCO BAGNAIA 7
Finamente una prestazione all’altezza del talento del torinese, che sfrutta al meglio l’occasione della pista favorevole e si dimostra efficace sia in prova che in gara.
MIGUEL OLIVEIRA 7
Altro debuttante di sicuro talento, capace di mettersi in evidenza fin da inizio stagione con una moto non certo delle più facili.
DANILO PETRUCCI 4
Irriconoscibile in gara ed in difficoltà per tutto il fine settimana. paga la partenza dalla quarta fila ma altri hanno dimostrato che rimontare era possibile, soprattutto con una Ducati.
FRANCO MORBIDELLI 5
Ancora una volta opaco, ed il confronto col compagno di squadra comincia a farsi scomodissimo.
JACK MILLER 4
Getta al vento un fine settimana fino a quel momento molto positivo con una scivolata quando occupava una promettente quarta posizione. Probabile che le voci sul ritorno di Lorenzo lo abbiano messo sotto pressione.
ANDREA IANNONE 3
Ancora una volta desolatamente ultimo e perfino doppiato. Le dichiarazioni alla vigilia lasciano intendere che la demotivazione sta prendendo il sopravvento, come era facile immaginare. Ancora ad inizio stagione, in tempi non sospetti, ci chiedevamo se un pilota ‘cuore e manetta’ come l’abruzzese fosse davvero quello di cui Aprilia avesse bisogno, e le risposte stanno venendo da sole.
Alfonso Paduano