Da una ricerca Quixa, l’appassionato di auto è maschio!

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Gli uomini amano viaggiare in auto più delle donne: al di là dei controversi luoghi comuni, sembrano indicarlo le risposte fornite da un campione rappresentativo della popolazione italiana nel corso dell’indagine “Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani”, promossa dalla compagnia assicurativa online QUIXA e condotta dall’istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research. L’identikit dell’amante delle quattroruote che ne emerge è quello di un maschio, tra i 25 e i 34 anni, che vive nelle regioni del Nord Ovest. 

Italiani in auto: chi la ama e chi la teme

Rispetto al rapporto con l’auto il Paese risulta, in generale, diviso in due tra chi ha una vera passione e chi la sopporta malvolentieri.Il 42% degli italiani dichiara che ama guidare e viaggiare in macchina, il 43% lo trova necessario ma preferirebbe altre soluzioni di trasporto (muoversi a piedi o con i mezzi pubblici), il 10% lo vive come uno stress a causa di traffico e possibili inconvenienti, mentre il 5% è realmente preoccupato che accada qualcosa di brutto quando si sposta in auto.

Una passione al maschile

Non tutti, però, affrontano la vita in auto con lo stesso atteggiamento: a fare la differenza sembrano essere sesso ed età. Per il 50% degli uomini la macchina è un piacere, contro il 29% delle donne. Per la componente femminile del campione nella maggior parte dei casi viaggiare in auto è una necessità di cui farebbe a meno (46%), uno stress (15%, contro il 7% degli uomini) o addirittura una fonte di vera preoccupazione (10%, a fronte del 2% dei maschi). Anche l’età fa la sua parte: se tra i 25 e i 34 anni quasi il 60% degli italiani dichiara amore per le quattroruote, la percentuale scende tra i guidatori under 25 (38%) e tra quelli over 55 (30%). Soprattutto dopo i 65 anni guidare diventa motivo di ansia (15%) e timore (12%). Geograficamente, gli amanti della guida si trovano per lo più al Nord Ovest (48%), mentre al Sud si registra il picco degli “stressati” (15%).

Perdere la patente è il peggior incubo. Qual è la più grande paura degli automobilisti?

Né multe, né danni: stando ai risultati della ricerca, tengono più alla patente che alla macchina. Infatti, la preoccupazione condivisa dalla maggior parte degli intervistati è quella di vedersi ritirare, sospendere o decurtare la patente di qualche punto, come dichiara il 66%[1] del campione. Gli italiani sembrano anche altruisti, visto che danneggiare le vetture degli altri è al secondo posto nella classifica delle paure: spaventa il65% delle persone, con picchi tra gli uomini (71%) e gli under 24 (74%). Il 50% del campione è preoccupato di rimanere in panne, mentre solo il 44% degli automobilisti teme danni alla propria auto. Un italiano su tre ha paura di non avere a disposizione l’auto per un periodo (33%) o di dover pagare una multa (32%). Ancora meno gli automobilisti che temono di forare uno pneumatico (28%), ma tra le donne la percentuale sale al 34%. Il 27% è preoccupato di smarrire le chiavi e il 21% di perdere tempo per contrattempi legati all’auto. Soltanto l’8%, infine, ha il terrore di dover dare spiegazioni in famiglia a seguito di un incidente o una contravvenzione, una percentuale che però sale al 29% nella fascia 18-24 anni. V. tabella 1

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Chi si assicura e chi no

Benché gli automobilisti appaiano preoccupati dai contrattempi, molti scelgono di non tutelarsi contro i possibili imprevisti: più di un quarto degli intervistati ha dichiarato di aver sottoscritto solo la garanzia RCA (27%). I meno “previdenti” sono gli under 24, tra i quali la percentuale sale al 32%, e i cittadini del Sud Italia, che nel 38% dei casi si assicurano solo per la responsabilità civile. Chi sceglie di limitarsi all’RCA, lo fa soprattutto per il desiderio di risparmiare sull’assicurazione (67%)[2] o perché possiede veicoli di scarso valore economico (37%). Dall’altro lato, il 73% del campione che ha deciso di garantirsi anche contro altri rischi ha dichiarato di essersi assicurato soprattutto per furto e incendio (46%)2, infortuni del conducente (45%) e soccorso stradale in Italia (40%). Segue la tutela legale, attivata da un intervistato su tre (29%), mentre i danni da eventi naturali o fenomeni atmosferici e la rottura dei cristalli spingono il 25% ad acquistare una copertura specifica. Quando si sottoscrivono garanzie accessorie, lo si fa per lo più su consiglio della compagnia assicurativa (48%)2 piuttosto che per il desiderio di sentirsi sicuri (23%). V. tabella 2

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 Stetoscopio – Il sentire degli italiani

“Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani” è una ricerca quali-quantitativa che fa parte del progetto “Stetoscopio – Il sentire degli italiani”, un’indagine periodica che si basa su colloqui di gruppo focalizzati sull’esplorazione del vissuto degli intervistati in relazione ad alcune macroaree costanti che definiscono il clima socioculturale al momento dello svolgimento dello studio. L’indagine prevede per la fase qualitativa la realizzazione di 8 gruppi 2 volte l’anno in 4 differenti aree geografiche con target misto uomini donne. La fase quantitativa è stata condotta con metodologia CATI (Computer Aided Telephone Interviewing) su un campione di 1.000 casi, rappresentativo della popolazione italiana per sesso, fasce d’età, condizione professionale, area geografica, ampiezza comune di residenza. La ricerca è realizzata da MPS Evolving Marketing Research, istituto di ricerca indipendente con sede a Bergamo, che si occupa da oltre venti anni di ricerche di mercato e consulenza alle aziende.

(Redazione/Comunicato Stampa)