Citroen C1 1.0 68cv VTi Airscape, cittadina pratica e divertente

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13461278_10208820972513655_727164082_oLa primavera sta lasciando il posto alla bella stagione, nonostante il clima bizzoso, avevamo la necessità girare per la città sfruttando al massimo il clima migliore che il nostro paese può offrire.  Temperature perfette per stare all’aria aperta anche per le caotiche città Italiane, ci serviva qualcosa di compatto, sgusciante, adatta al traffico cittadino ma che ci consentisse di godere appieno dei colori che riempiono le città soprattutto di mare dello stivale. Un pensiero, uno schiocco di dita, dopo una navigata sul nostro configuratore di fiducia abbiamo optato per una Citroen C1 1.0 68cv VTi Airscape Shine 5 porte , di un bel colore bianco con coppe retrovisori in plastica cromata e tetto apribile in stoffa di colore rosso corallo. Un mix perfetto che quello che è il nostro scopo vivere per una settimana la città nel modo più gioioso possibile.

Comoda da guidare 


13499505_10208820971273624_198081315_oLa C1 è una vettura dalle dimensione estremamente contenute, ma nonostante questo sedersi al volante per trovare la posizione di guida non è un problema. Il sedile è regolabile in altezza con l’escursione del volante sufficiente a consentire un ottima postura. Anche i nostri timori per la ridotta altezza del padiglione a causa del tetto apribile venivano presto messe da parte dopo aver trovato la propria dimensione al volante.
 La plancia ha un design alquanto minimalista, un blocco di plastica rigido, classico per questo tipo di vetture, con inserti bianchi di materiale purtroppo facilmente rovinabile. I comandi sono ben disposti, ma si poteva fare uno sforzo in più per avere un po di funzionalità maggiore, soprattutto per il condizionatore, automatico, posto in basso, ma dal design che raggruppa tutti i comandi in un unico quadro di forma triangolare che tradisce la parentela con la piccola Aygo della Toyota. La strumentazione davanti la pilota è completa ha un grosso tachimetro, con il contagiri laterale ed una batteria di spie che permettono di monitorare la vettura. Al centro della plancia c’è il bell’impianto di infotainment che non contempla però il navigatore. In ogni caso è comunque ricco di funzioni che consentono di avere il controllo anche dello smartphone.

Si vede bene in tutte le direzioni

13467393_10208820968033543_409839191_oManovrare con la C1 è una delle cose più facili che si possano fare. Davanti ci sono montanti sottili con un muso di dimensioni molto contenute, dietro non ci sono problemi con il grosso lunotto. Per gli incontentabili ci sono anche i sensori di parcheggio e la retrocamera, mai come in questo caso, sembrano veramente ridondanti per come sono facilmente percepibili gli ingombri della piccola Citroen. Si strada la C1 mostra fa quello che può per adeguarsi alle difficili condizioni del manto stradale delle nostre città. La citycar francese ha una taratura delle sospensioni che permette di avere un assorbimento delle asperità senza grossi problemi, qualche scossone ed una certa rumorosità arrivano quando si affrontano i difficili pavè o strade lastricate. Il motore non ha una voce discreta ma non diventa mia eccessivamente penetrante nemmeno se si alza il numero di giri in modo considerevole.

Prestazioni sufficienti al traffico cittadino

13461038_10208820968713560_1962977366_oNonostante le dimensioni ed il peso contenuto, il piccolo tre cilindri da soli 68cv fa il possibile. Il propulsore si dimostra fluido, con una buona coppia dove serve nei regimi intermedi. Il carattere ludico di questa versione della C1, però, avrebbe preferito senza dubbio la motorizzazione più potente 1.2 Pure Tech da 82cv. Le prestazioni ovviamente ne risentono, per avere una certa vivacità al motore va tirato il collo anche oltre il necessario. In questo modo non si hanno scatti brucianti al semaforo ma la C1 resta agile e scattante. In ripresa le cose vanno meglio grazie all’azione del cambio automatico, che scala in condizioni di necessità la marcia più idonea sfruttando al meglio la coppia del piccolo tre cilindri. Il cambio è un manuale elettroattuato, molto semplice nel funzionamento, nonostante qualche incertezza, si è dimostrato decisamente in sintonia con la vocazione cittadina della vettura. Al conducente basta spingere sull’acceleratore perchè il comando si adegui alle richieste per sfilare nel traffico con grande disinvoltura. Ottima considerando il livello della C1,  la possibilità di usare il cambio in modo manuale con palette dietro al volante per l’inserimento delle marce.

Divertente anche nei percorsi fuori città pieni di curve

13509326_10208820970113595_695967969_oI freni sono apparsi appena adeguati al tipo di vettura nonostante le piccole dimensioni, l’impianto ha mostrato qualche segno di affaticamento sotto stress, con una modulabilità a cui va fatta un certa abitudine.  Lo sterzo ha un ottimo diametro di svolta. La C1 compie manovre in spazi ridottissimi, ben servoassistito, mostra qualche limite solo se si guida la piccola Citroen in un ambito che non le dovrebbe essere congeniale come curve e strade veloci.  Un peccato veniale a cui ci si fa l’abitudine, perchè l’aspetto ludico di questa citycar non si limita ai colori ed al design degli esterni. In curva la C1 è veramente piacevole e divertente. Un retrotreno molto volenteroso che da una mano all’avantreno a compensare le piccole mancanze dello sterzo. La C1 sfila con un agilità, veramente fuori dal comune regalando scampoli di sorriso non sono nel territorio prettamente urbano.  Spesso avanzando per strade collinari si rimpiange ancora di più un motore adeguato come il 1,2 Pure tech da 82cv già appezzato in occasione della prova della Peugeot 208. In sostanza questa C1 non avrà la qualità della Panda o il sistema informatico degno della Twingo,  entrambe già oggetto di nostri test, ma la sua componente telaistica compensa ampiamente queste piccole lacune.

Consumi bassi, ed ottima dotazione 


13461222_10208820968473554_490823162_oNonostante la percentuale di tempo in cui abbiamo tenuto l’acceleratore oltre il 50% spinti dal comportamento stradale sorprendentemente piacevole, ma soprattutto dalla mancanza di potenza, i consumi si sono attestati su valori inaspettatamente bassi.
Ad aiutare un’utile funzione ECO, ma anche senza il suo aiuto,  avremmo ottenuto ottimi valori reali intorno ai 15m/l senza rinunciare ad un pizzico di divertimento quotidiano. Questa versione Airscape della C1 ha una dotazione di accessori e di sicurezza estremamente ricca per la sua categoria. Non manca praticamente nulla, condizionatore automatico, un impianto stereo efficiente e funzionale, una nutrita batteria di Airbag, e alcuni sistemi di sicurezza come il monitoraggio del superamento della corsia in caso di emergenza, e poi il tetto apribile elettrico in tela. Alla luce di questo i 13.000 euro che necessitano per il suo acquisto non appaiono più tanto cari, ma soprattutto rappresentano un bel modo divertente di vivere la Città.

Daniele Amore